Per trovare immobili da vendere ci sono solo 2 strade, e qualunque agente immobiliare le conosce benissimo: il 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 o il 𝐦𝐚𝐫𝐤𝐞𝐭𝐢𝐧𝐠… e talvolta coincidono.
Forse molte agenzie devono proprio al passaparola il fatto di essere ancora aperte, ma quanto si può resistere?
Ogni imprenditore sa che il marketing è indispensabile per acquisire clienti e aumentare i fatturati. Allora perché solo 2 agenzie su 100 riescono a farlo bene?
Semplice: perché il marketing tradizionale chiede all’agente immobiliare di trasformarsi in qualcos’altro.
Aggiunge compiti, toglie focus, riduce le performance di fatturato.
Non è colpa del marketing, né degli agenti.
Il vero problema è che da decenni si tenta di risolvere la sfida dell’acquisizione gravando sempre sulle stesse spalle: quelle dell’agente immobiliare, che si trassi di formazione o consulenza.
Ma oggi la tecnologia apre uno scenario diverso.
Non solo nell’acquisizione degli immobili, dove automatizza l’80% delle attività di raccolta, analisi e utilizzo dei dati.
Ma anche nella selezione, formazione e messa in produzione dei collaboratori: perché l’acquisizione più importante della tua carriera non è il proprietario di un immobile, neppure se vale milioni di euro.
Il collaboratore che scegli e che, se valorizzato, ti restituirà centinaia di altre acquisizioni di immobili.
Centinaia di agenzie raccontano che il marketing, da solo, ha portato più problemi che soluzioni.
Invece di restituire tempo, efficienza e prevedibilità, ha aggiunto attività extra e investimenti incerti.
La svolta non è chiedere agli agenti di fare di più, ma lasciare che sia la tecnologia a fare meglio.
Così la professione torna al suo cuore naturale — intermediazione, trattativa, vendita — mentre il resto diventa un motore invisibile che lavora per l’agenzia, selezionando dati e persone giuste e portandole a produrre.